Giovedì 27 gennaio
Molto bella la prima lettura nella quale troviamo una preghiera che il re Davide rivolge al Signore. È una preghiera colma di gratitudine, per la parola che il Signore ha rivolto su di lui ed è anche una gratitudine che scaturisce dalla certezza che il Signore continua sempre a vegliare sul popolo di Israele. E conclude la sua preghiera, invocando sempre il Signore con queste parole: “Degnati di benedire la casa del tuo servo, perché sia sempre dinanzi a te!”.
Sappiamo che il re Davide ha avuto delle disavventure durante la sua esistenza, ma lo sguardo del Signore è rimasto su di lui perché Davide ha saputo riconoscere il suo peccato e invocare dal Signore il suo perdono. “Degnati di benedire la casa del tuo servo, perché sia sempre dinanzi a te!”: è una preghiera che vogliamo fare nostra.
Abbiamo bisogno di recuperare sempre questo sguardo di benevolenza del Signore, che ogni giorno ci garantisce la certezza di essere sotto il manto della sua protezione, che ci aiuta a rimanere nell’intensità del suo amore.
Abbiamo bisogno di fare nostra questa preghiera, per chiedergli sempre che ci sia vicino con il suo affetto, che la sua benedizione muova sempre i nostri passi e ci aiuti a non venire meno alla fedeltà nei suoi confronti.
Quanto più questa fedeltà, questo accogliere la sua luce rimane CON noi e PER noi; tanto più il Signore continua a manifestarsi, a farci avvertire la sua benevolenza. Quanto più permettiamo alla sua luce di rimanere in noi, tanto più saremo capaci di cogliere la sua volontà nella nostra vita.
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