Venerdì 28 gennaio – Memoria di S. Tommaso d’Aquino
Nella Messa di oggi ci viene proposto di ascoltare e di pregare con le parole del Salmo 50. È il salmo che ci porta a confessare, a riconoscere il nostro peccato e il nostro limite. In queste parole ci siamo e ci troviamo tutti. Prendiamo coscienza che non sempre corrispondiamo alla fiducia che il Signore ci accorda, che tradiamo il suo amore, nonostante Egli non ponga dei limiti nell’amarci e nell’accompagnarci.
“Pietà di me, o Dio, nel tuo amore”: è molto bello poter dire queste parole prendendo coscienza di ciò che siamo veramente ed avendo anche chiara la consapevolezza che questa nostra invocazione non trova sbarrate le porte del Cuore di Cristo Gesù. Sarebbe bello poter riprendere in mano il Salmo 50 per intero. Prendere tutte le parole di questo salmo e farle nostre nella preghiera e nella meditazione personale. Abbiamo bisogno di riappropriarci sempre di tali parole.
Da una parte queste parole dicono la nostra miseria, dall’altra parte attestano che abbiamo bisogno di Dio, che abbiamo bisogno di Qualcuno che venga a salvarci. Abbiamo bisogno di un Salvatore e per trovare tale Salvatore non c’è bisogno che giriamo a caso, ma sappiamo già a Chi poterci rivolgere: il Signore Gesù che con il suo Cuore è sempre dalla nostra parte… nonostante tutto… A Lui chiediamo di creare in noi un cuore nuovo, a Lui chiediamo di rinnovare la nostra vita. Noi invochiamo la misericordia di Dio, diciamo spesso che invochiamo perdono e misericordia… Lo diciamo spesso nella celebrazione della Messa, lo diciamo nella nostra preghiera personale e comunitaria…
Ma quando affermiamo di dire che stiamo invocando la misericordia di Dio, non stiamo dicendo una frase di circostanza che ben si addice all’interno della Chiesa… Quando invochiamo la misericordia di Dio, chiediamoci anche: Cosa opera questa misericordia? La misericordia di Dio opera un cuore nuovo, provoca un cambiamento, fa una nuova creazione. Là dove questa misericordia è accolta e viene resa operativa, c’è una persona nuova! La misericordia di Dio scende su di noi e noi vogliamo essere riconoscenti per questo dono.
Se ci accorgiamo che Dio ci fa questo dono ogni giorno, ognuno dovrebbe dire: “Non posso e non voglio fare a meno del Signore Dio!”. Noi non siamo signori della vita, l’unico Signore della vita è Dio, ed è sempre e solo Lui a garantirci una VITA VERA!
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