Mercoledì 20 aprile
A volte siamo lenti per abitudine o per pigrizia, a volte perché non comprendiamo, a volte perché siamo stanchi. I discepoli sono lenti nel comprendere e incapaci di riconoscere il Signore che cammina con loro perché sono prigionieri della loro visione delle cose, intrappolati nei loro schemi e nel loro modo di concepire il Messia.
Sono lenti perché hanno il cuore appesantito dal dolore, delusi che i loro sogni non si sono realizzati. Ma sono appunto i loro sogni, il loro modo di vedere le cose. Se ne vanno tristi e lenti lungo la strada e solo quando aprono gli occhi sul mistero di Cristo, consegnato nel pane e nel vino, possono essere alleggeriti dalle loro delusioni e capaci di correre per annunciare la vita.
Solo quando permettiamo al mistero pasquale di farci risorgere dalle nostre difficoltà e morti e ci apriamo alla vita, possiamo vivere da risorti, possiamo rallentare, non più per pigrizia e paura, ma perché desideriamo fermarci con il Signore per gustare la sua presenza e la sua Parola.
Chiediamo al Signore di poter prenderci il tempo di stare con Lui, per rallentare e avere un cuore infiammato dalla sua presenza.
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