Di seguito il testo del discorso augurale pronunciato questa sera nel corso della S. Messa solenne di ringraziamento per l’11° anniversario di Ordinazione Presbiterale del nostro Parroco, don Rocco Todero.
Carissimo don Rocco,
Nel giorno dell’anniversario della tua Ordinazione Presbiterale, vogliamo di cuore rivolgerti i nostri più cari e filiali auguri. Ma soprattutto vogliamo rendere lode al Signore, il “padrone della messe”, perché non si stanca mai di inviare operai alla sua messe (cfr. Mt 9,38), e perché, dopo che anche tu hai risposto «Eccomi» alla sua chiamata, ti ha inviato quale operaio al servizio del suo Regno.
Il crisma, con cui il Vescovo ti ha unto undici anni fa, ha fatto sì che lo Spirito Santo scendesse su di te, ti consacrasse, inviandoti, come in una rinnovata Pentecoste, “a portare ai poveri il lieto annuncio” (cfr. Lc 4,16-21). “Il sacerdozio è quindi non semplicemente «ufficio», ma sacramento: Dio si serve di un povero uomo al fine di essere, attraverso lui, presente per gli uomini e di agire in loro favore”, ricordava l’amato Santo Padre Benedetto XVI (Omelia in occasione della conclusione dell’Anno Sacerdotale, 11 giugno 2010). Ed è proprio in questo che consiste la grandezza del sacerdozio: nel non essere una virtù riservata ad un singolo, ma un dono di Dio che – attraverso di lui, attraverso la sua vita, attraverso il suo esempio – viene condiviso con gli altri. È, infatti, proprio quando è vissuto “per gli altri” che il sacerdozio sussiste e assume la sua più piena essenza.
Il sacerdozio è, insomma, un dono d’amore, che sei chiamato a condividere con gli altri, in ogni esperienza della nostra vita di fede. Un dono che viene condiviso innanzitutto nella preghiera. L’ascolto della Parola di Dio, che viviamo nelle catechesi; l’Adorazione Eucaristica, che ogni giovedì ci invita a fermarci per adorare il Signore, quella “bellezza sempre antica e sempre nuova” di cui parla Sant’Agostino; il culto dei Santi, attraverso il quale impariamo a scoprire le meraviglie che il Signore ha compiuto attraverso lo Spirito santificatore: sono tutte occasioni nelle quali sperimentiamo la condivisione di questo dono speciale del Padre.
Un dono che viene condiviso anche nell’esperienza della misericordia e della carità. L’ascolto delle nostre Confessioni, attraverso le quale ci offri la tua amorevole guida spirituale, ma anche i gesti di solidarietà, che sempre dedichi ai nostri fratelli più fragili, sono anch’esse occasioni nelle quali si rende manifesto questo dono d’amore di Dio, di un Dio che si preoccupa per la pecorella fuoriuscita dal gregge, anche a costo di lasciare per un momento da sole le altre novantanove (cfr. Mt 18,12-14), e che ci vuole tutti in cammino verso il suo Regno.
Un dono condiviso soprattutto nell’Eucaristia. Nella Santa Messa, che tutti i giorni offri con noi e per noi, celebriamo il sacrificio di Cristo sulla croce, che certamente è il più estremo atto d’amore che il Signore potesse rivolgere a ciascuno di noi. Del resto, “quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio – ci ricorda san Giovanni –, e lo siamo realmente!” (1Gv 3,1).
Un dono d’amore, insomma, che continuamente tu condividi con ciascuno di noi, membra vive della Comunità che Egli ti ha chiamato a servire. Sèntiti in ogni momento “coccolato” dalle nostre filiali preghiere, che eleviamo al Padre per il tuo sacerdozio ministeriale. Ti illumini la protezione della Vergine Maria, ai cui piedi è germinato il seme della tua vocazione, e di San Domenico Savio, nostro celeste protettore. Ti guidi sempre il Paraclito, lo Spirito Santo di Dio, affinché tu possa essere sempre un credibile apostolo della sua Parola di salvezza.
Buon anniversario!
I tuoi parrocchiani