Martedì 14 dicembre – Feria della 3ª settimana di Avvento
La pagina del Vangelo di oggi descrive molto bene le altalene della nostra vita spirituale. Lo fa attraverso l’immagine dei due figli della parabola odierna che sono il segno di tanti nostri atteggiamenti presenti nella vita di ciascuno di noi. A volte diamo risposte pronte, vogliamo dare l’impressione di essere persone generose, ma questa generosità e disponibilità naufragano nel nulla. Oppure, inizialmente, sembriamo riottosi, resistenti persino alla grazia di Dio, ma poi si ha il coraggio di iniziare un nuovo cammino insieme con Lui.
Ciò che vuol dirci la parabola di oggi è cheil Signore ci raggiunge sempre con la sua Parola e questa Parola è per noi. Ma sempre questa Parola ci invita a fare chiarezza nella nostra vita. La nostra risposta nei confronti del Signore deve essere pronta, immediata e meditata; nel senso che con il Signore non vogliamo prendere buoni propositi solo di facciata, ma è un desiderio che parte dall’interno, è un desiderio convinto quello di rinnovare la nostra vita.
Invece sperimentiamo che le nostre miserie, le nostre piccolezze, i nostri peccati ci conducono lontani da Dio e ci portano a vivere nella disobbedienza o nell’indifferenza verso di Lui. Ma anche allora il Signore ci riprende, ci viene incontro e ci offre la garanzia di non essere soli. Questo tempo forte di Avvento che stiamo vivendo è il tempo che ci prepara ad accogliere il grande dono: il dono che il Signore viene a salvarci, viene a stare con noi, viene a fissare la sua dimora in mezzo alle nostre dimore.
Nella risposta che diamo al Signore troviamo sempre la garanzia di una vita pienamente realizzata.
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